In una fredda mattina di questo dicembre, che vede più sole che classiche giornate invernali, si è posato sulla ringhiera del mio balcone un piccolo e delizioso Pettirosso. E’ rimasto lì, guardandosi intorno, finché non si è accorto che lo fissavo immobile. A quel punto, in un balzo è volato sul terrazzo superiore, dove da tempo non abita più nessuno, per stare più tranquillo. Probabilmente era venuto a cercare cibo, vedendo le piante sul mio balcone.
La leggenda dice che se viene a trovarti un Pettirosso ti annuncia l’arrivo della stagione fredda e della neve… che a dicembre, insomma, la si dà per scontata. Ma la tradizione greca e romana dice che se arriva un uccello dentro casa porta fortuna, benevolenza degli dei e qualcosa di buono e importante sarebbe avvenuto quella stessa giornata… Il terrazzo vale?
Piccolo passero colorato, dal carattere vivace e dal canto melodioso, all’apparenza fragile, è protagonista di leggende, favole e poesie. Dai miti celtici (simbolo dei dio Thor) a quelli cristiani, citato anche dalla poetessa americana Emily Dickinson e dal poeta libanese Khalil Gibran.
Nelle cartoline natalizie dell’Inghilterra del XIX° secolo il protagonista era il Pettirosso in stile vittoriano, che compariva su uno sfondo innevato assieme ad altri elementi delle festività, diventando così un’icona romantica del periodo invernale.
Il Pettirosso è considerato il simbolo della vita che resiste all’inverno, un simbolo di rinascita e rinnovamento, che porta speranza, ottimismo e buoni auspici per l’anno nuovo… bè, speriamo!
Questo grazioso volatile, dai colori caldi e brillanti sul petto, inconfondibili nel gelido inverno, tra i rami dei boschi, è solitario e in continuo movimento e, contrariamente a quel che si direbbe, ha un bel caratterino! Nella stagione dell’accoppiamento può ingaggiare lotte sanguinose coi rivali e marca il territorio che difende a spada tratta. Ma non è un animale longevo, ha una vita media di 3-4 anni, non di più.
Uccello canoro molto comune, il suo canto soave risuona anche dopo il crepuscolo e a volte persino di notte al chiaro di luna. Questi suoni che al nostro udito appaiono così melodiosi, sono in realtà un pericoloso avvertimento per i rivali, oltre che richiamo per la dolce metà.
Compare nelle campagne e in città nei primi giorni di ottobre e riparte per le sue aree riproduttive ad inizio primavera.
Se vuoi attirare un Pettirosso nel tuo giardino, posiziona una mangiatoria in un posto riparato e lontano dai pericoli e riempila di arachidi, strutto, semi di girasole, briciole di dolci e biscotti, frutta fresca del periodo, grasso e carne. Vedrai che ritornerà sempre nel giardino in cui ha trovato cibo e riparo; infatti non si allontana dai luoghi che reputa accoglienti e dove sa di poter trovare cibo e costruire il suo nido.

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